Sono due le ragioni per la Corte di Appello di Palermo e per la Corte Costituzionale che permetteranno ai siciliani, clienti di Banca Nuova, di ottenere il risarcimento ai loro risparmi investiti in azioni della Banca Popolare di Vicenza.
Le ragioni della sentenza sono state chiarite ai risparmiatori che hanno perso risparmi investiti in azioni dell'ex Banca Popolare di Vicenza attraverso la promozione e la vendita negli sportelli di Banca Nuova.
Secondo il giudice, il comportamento di Banca Nuova ha violato l'obbligo della trasparenza e della correttezza, oltre alle valutazioni di legittimità al risarcimento per i danni da parte di Banca Intesa, subentrante a Banca. L’Arbitro per le controversie finanziarie e la Corte d'Appello hanno determinato che Banca Nuova «aveva fatto sottoscrivere al cliente un questionario Mifid nel quale aveva dichiarato una propensione al rischio elevato ed esperienza in ambito azionario, nonché di aver ricevuto l’informativa circa i rischi dell’investimento in azioni Bpvi, sottoscrivendo la relativa modulistica».
Tuttavia, il comportamento e le modalità adottate da Banca Nuova non sono state ritenute sufficienti, perché l'intermediario doveva «curare l’adeguatezza obiettiva e soggettiva dei prodotti e dei servizi somministrati al cliente e la comprensione effettiva da parte del medesimo delle relative caratteristiche».
La difficoltà interpretativa più difficile da superare per i giudici sono il riconoscimento delle responsabilità di Banca Intesa.
Banca Intesa , infatti, ha presentato il decreto legislativo n. 99/17 con il quale lo Stato, per salvare le banche venete, ha ceduto tutte le attività facenti capo alla Bpvi ma ha formalmente escluso da tale cessione, e da qualsiasi ristoro, tutti i debiti nei confronti degli azionisti che, conseguentemente, hanno perso il loro capitale.
La Corte costituzionale ha però confermato che non rientrano negli accordi l’operazione di vendita ai privati delle azioni Bpvi da parte di altro soggetto e pertanto non può godere dei privilegi previsti nel decreto legge che ha sancito l’acquisto delle banche venete da parte di Banca Intesa che è obbligata a risarcire tutti i risparmiatori siciliani.