(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Milano, 30 set – Le banche tradizionali stanno affrontando una trasformazione radicale: l'avvento delle criptovalute e della tecnologia blockchain sta costringendo il settore a ripensare i propri modelli di business. Dopo anni di diffidenza e scetticismo, molte delle principali istituzioni finanziarie stanno adottando questi strumenti come parte integrante delle loro operazioni quotidiane.*
Negli ultimi mesi, banche come JPMorgan, Goldman Sachs e HSBC hanno annunciato progetti legati alla blockchain, segnalando un cambiamento epocale. Ad esempio, JPMorgan ha introdotto JPM Coin, una criptovaluta interna utilizzata per velocizzare i trasferimenti di fondi tra i clienti istituzionali, eliminando i tradizionali intermediari e riducendo i tempi di liquidazione.
Il potenziale della blockchain è chiaro: velocità, trasparenza e costi ridotti.
Criptovalute e blockchain: opportunità e sfide
Le criptovalute, come è noto, offrono significativi vantaggi per le banche. Le transazioni basate su blockchain possono essere eseguite in tempi molto più rapidi rispetto ai metodi tradizionali, con una riduzione drastica dei costi di gestione e delle commissioni. Questo è particolarmente vero per le operazioni transfrontaliere, che attraverso le criptovalute possono essere completate in pochi minuti, eliminando i ritardi dovuti alle conversioni valutarie e agli intermediari.
Tuttavia, ci sono anche sfide importanti. La volatilità del mercato delle criptovalute resta un ostacolo, specialmente per le banche abituate a operare in un contesto più stabile. Inoltre, la natura decentralizzata delle criptovalute pone problemi di controllo e regolamentazione, richiedendo alle banche di sviluppare nuove competenze per gestire il rischio e garantire la conformità alle normative in evoluzione.
Le normative giocano un ruolo cruciale. La crescita dell'interesse da parte delle banche per le criptovalute è in parte dovuta alla maggiore chiarezza regolatoria in Paesi come Giappone, Singapore e Regno Unito, che hanno stabilito quadri giuridici per governare l'uso delle valute digitali.
Questo sta incentivando le istituzioni finanziarie a lanciarsi su questo nuovo fronte con maggiore sicurezza.
Il futuro delle criptovalute nel settore bancario
Secondo le previsioni, entro il 2027, circa il 10% del PIL globale potrebbe essere tokenizzato e registrato su blockchain.
Questo cambiamento non sarà limitato solo ai pagamenti, ma potrebbe coinvolgere tutte le attività finanziarie, dalle operazioni di credito alle compensazioni commerciali, con implicazioni profonde per le banche tradizionali.
Una delle innovazioni più promettenti è l'introduzione delle Central Bank Digital Currencies (CBDC), versioni digitali delle valute fiat sostenute dalle banche centrali. Diverse nazioni, tra cui la Cina e la Svezia, stanno già sperimentando le proprie CBDC, segnalando che questo sarà un elemento chiave per il futuro della finanza globale.
Intervista all'Avv. Giovanni Spinapolice: "Le banche non possono permettersi di restare indietro"
Abbiamo discusso del tema con l'avv. Giovanni Spinapolice, managing partner di Spinapolice & Partners Law Firm, esperto in regolamentazione finanziaria e consulenza su criptovalute. Spinapolice è in prima linea nel supportare le istituzioni finanziarie che vogliono adattarsi al cambiamento in atto.
"Le banche sono arrivate a un punto di svolta," spiega l'avv. Spinapolice. "Non si tratta più di una semplice opportunità, ma di una necessità. Le criptovalute e la tecnologia blockchain stanno ridefinendo il modo in cui operiamo nel settore finanziario. Le istituzioni che non riescono ad adattarsi rischiano di restare irrimediabilmente indietro."
Secondo Spinapolice, una delle chiavi per il futuro sarà l'integrazione di strumenti come le CBDC e l'adozione delle stablecoin: "Le stablecoin offrono una via intermedia tra l'innovazione delle criptovalute e la stabilità delle valute fiat. Sono uno strumento che può dare maggiore fiducia ai clienti e garantire una transizione più sicura verso un sistema finanziario digitale."
Sulla questione della regolamentazione, Spinapolice è chiaro: "Il quadro regolamentare sarà determinante. Le banche devono operare in un contesto che garantisca sicurezza e trasparenza per gli investitori. Noi di Spinapolice & Partners siamo già impegnati a supportare diverse istituzioni nella gestione di questa trasformazione, assicurando che siano pronte a operare in un mercato in costante evoluzione."
Un percorso di trasformazione inarrestabile
Le banche non possono più ignorare l'onda di cambiamento portata dalle criptovalute e dalla blockchain. La capacità di queste tecnologie di ridurre i costi, aumentare la trasparenza e migliorare la velocità delle transazioni le rende una risorsa troppo preziosa per essere trascurata. Anche se ci sono ancora ostacoli da superare, in particolare legati alla regolamentazione e alla sicurezza, il futuro delle criptovalute nel settore bancario sembra ormai tracciato.
Le istituzioni che sapranno adattarsi e integrare queste tecnologie nel proprio modello operativo avranno un vantaggio competitivo significativo. La finanza del futuro sarà sempre più digitale, e le criptovalute giocheranno un ruolo da protagoniste.